Patologia Orale

 

Introduzione

 

Le lesioni dei tessuti molli del cavo orale, alla luce delle classificazioni più recenti, possono essere distinte in lesioni sospette e lesioni non sospette.  (vedi articolo) Le lesioni sospette, comprendono le lesioni epiteliali potenzialmente maligne (LEPM), i carcinomi e i melanomi. Le lesioni non sospette comprendono le lesioni fibroepiteliali, le lesioni ad alta componente vascolare, le lesioni pigmentate, le lesioni virali, le lesioni delle ghiandole salivari minori, le lesioni neoplastiche clinicamente benigne.

Clicca sul titolo a destra per aprire il PDF dell’articolo: BIOPSIA NELLE LESIONI DEL CAVO ORALE

Biopsia nelle lesioni del cavo orale:

La biopsia, in genere, è indicata per:
• Diagnosticare lesioni neoplastiche, pre-neoplastiche ed altre patologie dei tessuti molli;
• Chiarire l’origine di tumefazioni persistenti non diagnosticabili clinicamente;
• Individuare l’origine di ulcerazioni che non guariscono entro due settimane;
• Definire la natura di lesioni che non regrediscono dopo terapia;
• Eliminare lesioni di dimensioni opportune e verificarne la natura;
• Porre diagnosi di malattia sistemica.
Normalmente, vale la regola che “Qualunque lesione che non migliori sensibilmente entro 14 giorni dalla rimozione dei possibili agenti irritanti, deve essere considerata potenzialmente maligna e sottoposta a biopsia ed esame istologico”(OMS). Le biopsie possono essere classificate in base alla tecnica utilizzata, al materiale impiegato, al timing clinico, alla posizione della lesione. La scelta del tipo di biopsia da effettuare, dipende da diversi fattori riguardanti la lesione, quali: sede, dimensioni, rapporti con i tessuti circostanti, tipologia dei tessuti circostanti, sospetto diagnostico. Relativamente alla tecnica utilizzata, possiamo distinguerle in incisionali ed escissionali.

La biopsia escissionale consiste nella rimozione in toto della lesione, consentendo, allo stesso tempo, di effettuare sia una procedura diagnostica che terapeutica. La biopsia incisionale prevede il prelievo di uno o più frammenti rappresentativi della lesione, unitamente ai tessuti adiacenti, profondi e circostanti ad essa e, solo dopo l’esame istologico, è possibile stabilire il trattamento della lesione residua.


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